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METODO DI COLTIVAZIONE

Il metodo di coltivazione delle nostre aziende agricole, osservano i requisiti del regolamento (UE) 2018/848(e successive modificazioni), per i quali sono soggette al controllo di un organismo di certificazione biologico, riconosciuto dal ministero delle politiche agricole. I controlli sono periodici , e molto spesso a sorpresa con prelievi di prodotto o terreno,ovviamente anche molto severi perché controllano tutta la filiera produttiva, dal seme alla raccolta, dalla nascita alla macellazione degli animali , alle varie trasformazioni fino ad arrivare al dettagliante finale.

La rotazione è una pratica obbligatoria oltre che fondamentale, ed è almeno triennale, ma a volte anche di 4-5 anni.

Viene praticata la tecnica del sovescio almeno ogni 2-3 anni e si utilizza letame compostato oppure dal 2021 alcune aziende agricole stanno sperimentando il  lombri-compost che garantisce un processo completo e più performante, soprattutto perché si riutilizzano gli scarti dell’azineda come le potature delle siepi, gli scarti vegetali e lo stesso letame nelle aziende con animali.

Alcune lavorazioni effettuate sono le seguenti:

  1. preparazione del terreno con estirpatura e raramente con aratura leggera, laddove sia proprio necessario;
  2. erpicatura o preparazione delle aiuole per permettere lo sgrondo dell’acqua piovana in eccesso;
  3. trapianto delle piantine o semina con semente non conciata chimicamente; a volte si effettua il bagno del seme, come da antica pratica tramandata(ad es. per la semina della zucca, che per es. nell’az.agr. A RODA DEA SEGA, dal 2007 non si trapianta più, ma si semina direttamente)

 

 

 

Nelle aziende orticole, gli appezzamenti sono molteplici per permettere ampie rotazioni, inoltre l’azienda sono tutte circondate da siepi di varietà autoctone (vedi foto a fianco) per cercare di equilibrare  l’ecosistema, dare ospitalità ad uccelli ed insetti utili e per contenere l’effetto deriva degli appezzamenti vicini, dell’inquinamento e dall’erosione del vento.